Salire il Grossglockner lungo la Studlgrat. Quale esperienza migliore per raggiungere questa vetta?
Il Grossglockner, negli gli Alti Tauri, è posta al confine fra i Länder austriaci del Tirolo, del Salisburghese e della Carinzia. Con i suoi 3.798 m di altitudine è anche la più alta vetta austriaca e per molti la più bella. Fu salita per la prima volta nel 1800 da Sepp e Martin Klotz, Martin Reicher, Matthias Hautzendorfer e una quinta persona di cui ancor oggi non si conosce l’identità.
La cresta Sud, oggi chiamata Studlgrat, è stata salita per la prima volta da prima salita J. Kerer u. P. Groder nel 1864 ma deve il suo nome a Johann Stüdl, il ‘Signore del Glockner’. Fu lui a far costruire il rifugio che porta il suo nome ancora nel 1868 e a ricevere la cittadinanza onoraria di Kals nel 1870
Raggiungeremo la Stüdlhütte, rifugio famoso oltre per il bellissimo pulpito che domina la valle offrendo un’ampio panorama verso le Alpi Giulie, Carniche. Dolomiti, al gruppo del Gross Venediger fino all’Ortler. E’ anche rinomato per l’incredibile varietà, abbondanza e qualità dei piatti che il gestore prepara per la cena. Pernotteremo nelle comode cuccette del rifugio.
L’indomani, per salire il Grossglockner lungo la Studlgrat, saliremo in direzione del ghiacciaio Teischnitzkees aggirando la Luisenkopf fino a raggiungere l’inizio della Stüdlgrat. Da qui lungo un fantastico itinerario che risale, con facile arrampicata e alcuni passaggi più impegnativi, l’evidente e panoramica cresta fino alla croce di vetta. La discesa seguirà l’itinerario della via normale lungo la cresta est fino al Erzherzog-Johann-Hutte e quindi nuovamente allo Stüdlhütte per poi seguire il percorso del giorno precedente fino al parcheggio della Luckner Haus.
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