La discesa la effettuiamo interamente dal versante meridionale, lungo la via normale. Nella parte alta il sentiero compie numerosi tornanti scendendo per la pala inclinata, dove l’incontro con lo stambecco non è l’eccezione ma la norma. Solo dopo l’incrocio con il sentiero Anita Goitan si incontrano alcune attrezzature che facilitano il passaggio della fascia rocciosa attraverso il caratteristico foro naturale. Dopodichè, lungo sentiero talvolta ripido e con qualche passo ancora disagevole si digrada rapidamente verso il Rifugio Corsi (al momento chiuso).
Sempre su sentiero sempre più agevole, e quasi certamente dopo numerosi incontri con stambecchi e camosci, si risale brevemente e si contorna lungo un’ampia cengia la base delle pareti del Campanile e dell’Ago di Villaco. Tunnel e trincee caratterizzano questo tratto, a triste memoria degli eventi bellici di un seolo fa. Non ci resta che continuare la discesa verso Malga Grantagar dove potremo dissetarci e gustare piatti tradizionali.
Non ci resta che percorrere la rotabile, aimè noiosa, fino alla Valle Rio del Lago, dove opportunamente avevamo lasciato una seconda auto per il rientro.
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