Dal rifugio in breve si raggiunge l’attacco.
Un primo tratto impegnativo ci metterà subito alla prova: una traversata su placca con pochi appoggi per i piedi ci costringeranno a sfoderare tutta la nostra tecnica. Tranquilli! E’ posizionato volutamente e, superato questo tratto iniziale, sapremo che non troveremo tratti più impegnativi di quanto già fatto.
Seguiranno altre sezioni che ci proporranno arrampicate varie fra traversi, cenge, canali e canalini fino anche a un tratto più verticale ben attrezzato. Raggiunta la sommità della Cima delle Masenate (quota massima dell’omonima cresta) traverseremo fino a raggiungere la Forcella delle Masenade.
Ancora un tratto di maggior impegno per raggiungere la Spalla della Moiazza Sud dove potremo scegliere se salire anche la cima o proseguire lungo il nostro itinerario.
Anche l’itinerario che seguiremo per scendere fa parte della lunga traversata della Ferrata Costantini.
Il tratto che segue il bivio per la Cima della Moiazza è anche chiamato Cengia Angelini. Si tratta di un’aerea traversata lungo un incassata cengia che ci obbligherà a muoverci in esposizione ma sempre in completa sicurezza.
Segue un lungo perdere quota con qualche breve risalita per superare Forcella della Nevere fino al Van dei Cantoi.
La vista lungo questo tratto spazia fino alla Torre Trieste nel gruppo del Civetta.
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