La Creta Grauzaria con i suoi 2065 m. s.l.m. incuneata tra la val d’Incarojo e la Val Aupa, assieme al vicinissimo Monte Sernio costituisce un gruppo montuoso ben definito.
Questa iconica montagna è riconoscibile anche dalla pianura del Gemonese grazie alla sua forma slanciata e unica.
Presenta da tutti i lati grandi pareti rocciose e, già nel 1893, fu salita per la prima volta da un gruppo di quattro alpinisti tra cui due Guide Alpine (Guida e Portatore).
Le pareti della Creta Grauzaria sono molto articolate e compongono una serie di guglie, torri e canaloni che rendono complessa e affascinante ogni linea di salita.
Sicuramente la sua parete Nord è la più famosa ed ambita che ha visto molti alpinisti cimentarsi su di essa aprendo innumerevoli vie.
La Gilberti Soravito infatti è una tra le prime vie che furono aperte e che affronta l’immensa muraglia grigia della parete Nord.
Con grande logica e molto intuito, sfrutta i punti deboli dell’ enorme scudo calcareo attraversandolo completamente.
Partendo dalla base della parete, i primi tiri di corda seguono una linea quasi a goccia d’acqua. Solo dopo questi piega decisamente verso destra seguendo una serie di canali, fessure e placche facilmente scalabili fino a raggiungere lo spigolo che in breve porta in vetta alla Sfinge della Grauzaria.
La via fu aperta nell’ottobre del 1927 da Celso Gilberti e Oscar Soravito, due grandi alpinisti dell’ epoca che furono autori di numerose vie nuove nelle Alpi Carniche e non solo.
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