27 novembre 2012, Gianni Dorigo, Cimolino Matteo, Massimo Candolini, Alex Franco
La via da noi salita è la Grohmann sulla parete Nord, un itinerario che si svolge in un ambiente grandioso, molto suggestivo e richiede una buona preparazione alpinistica specie se in condizioni invernali.
Dislivello: 1600 m
Difficoltà: 4° su ghiaccio
Pendenza: 70°/80° su neve
Misto: fino a M4, salita in ambiente
Impegno globale: D
Accesso: Passo di Monte Croce Carnico seguire il sentiero CAI 147 fino a raggiungere la Cresta Verde. Su ripidi pendii sul versante nord guadagnare quota fino al ghiacciaio dell’Eiskar.
Itinerario: con un lieve ma lungo obliquo portarsi all’attacco della via caratterizzata da una rampa obliqua che va a congiungersi ad una cascata di ghiaccio, che percorsa porta ai pendii superiori. Si tratta senza dubbio del tratto chiave, il più impegnativo con un risalto verticale. Su pendenze ripide e con un obliquo a destra arrivare sotto la spalla sommitale della cresta Nord detta anche Schnackl. Da qui a sinistra in un canale prima e sulla parete poi, con alcuni passaggi di misto raggiungere la cima a quota 2769m.
Discesa: percorrere la lunga e laboriosa attraversata della cresta est (Via normale). Panoramica e molto esposta richiede attenzione e prudenza, una buona dose di orientamento dove la concentrazione non deve calare. Dopo circa un’ora si arriva poco sotto la cima della Creta di Collina, per poi scendere giù lungo il sentiero CAI 171 in parte attrezzato dello “stivale” arrivando al punto di partenza.