GIANNI
Biografia
Sono nato a Udine nel 1969 e vivo a Enemonzo (UD), un paesino della Carnia dove già da ragazzino avevo cominciato a giocare con il verticale. E’ subito seguita la passione per le montagne: qui ho scoperto nuovi terreni di gioco: la neve, il ghiaccio, le grandi cime.
Ho sempre praticato dello sport, dallo sci di fondo alla mountain bike, convinto nel benessere fisico e mentale che la loro pratica ci danno, in contrapposizione della frenesia alla vita moderna.
La passione per la montagna è entrata nel mio modo di vivere e di pensare ed ha condizionato le mie scelte e la mia vita. Così è arrivato il momento di renderla una professione frequentando i corsi di formazione per diventare Guida Alpina.
L’intento è quello di vivere la montagna a tempo pieno e di poter comunicare ad altri questo mio entusiasmo assieme alle necessarie conoscenze tecniche: trasmettere e insegnare a vedere quello che abbiamo intorno fornendo gli strumenti giusti perché ognuno possa poi continuare in modo autonomo a vivere la montagna a modo suo. In questi anni, oltre a numerose ascensioni sulle Alpi, sono stato anche all’estero, per arrampicare e per sciare. Nel 2010 ho fondato la “Scuola di Alpinismo delle Guide Alpine inMont” assieme ai colleghi Guido e Massimo Candolini.
Sono in possesso di diverse specializzazioni, “Osservatore Nivologico”-“Lavori in fune”- “Chiodatura di siti di arrampicata e costruzione ferrate”-“Canyoning”. L’intento è quello di tenersi sempre aggiornati e accrescere il proprio bagaglio tecnico e didattico.
Le mie salite favorite
Creta della Cjanevate
via Grohmann alla parete nord in invernale
27 novembre 2012, Gianni Dorigo, Cimolino Matteo, Massimo Candolini, Alex Franco
La via da noi salita è la Grohmann sulla parete Nord, un itinerario che si svolge in un ambiente grandioso, molto suggestivo e richiede una buona preparazione alpinistica specie se in condizioni invernali.
Dislivello: 1600 m
Difficoltà: 4° su ghiaccio
Pendenza: 70°/80° su neve
Misto: fino a M4, salita in ambiente
Impegno globale: D
Accesso: Passo di Monte Croce Carnico seguire il sentiero CAI 147 fino a raggiungere la Cresta Verde. Su ripidi pendii sul versante nord guadagnare quota fino al ghiacciaio dell’Eiskar.
Itinerario: con un lieve ma lungo obliquo portarsi all’attacco della via caratterizzata da una rampa obliqua che va a congiungersi ad una cascata di ghiaccio, che percorsa porta ai pendii superiori. Si tratta senza dubbio del tratto chiave, il più impegnativo con un risalto verticale. Su pendenze ripide e con un obliquo a destra arrivare sotto la spalla sommitale della cresta Nord detta anche Schnackl. Da qui a sinistra in un canale prima e sulla parete poi, con alcuni passaggi di misto raggiungere la cima a quota 2769m.
Discesa: percorrere la lunga e laboriosa attraversata della cresta est (Via normale). Panoramica e molto esposta richiede attenzione e prudenza, una buona dose di orientamento dove la concentrazione non deve calare. Dopo circa un’ora si arriva poco sotto la cima della Creta di Collina, per poi scendere giù lungo il sentiero CAI 171 in parte attrezzato dello “stivale” arrivando al punto di partenza.
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Alpi Carniche, Lauco - Udine, Friuli Venezia Giulia
Zanna Bianca, cascata di ghiaccio
30 gennaio 2012, Dorigo Gianni, Dorigo Albino
Eccezionale linea molto estetica, attacco psicologico nonché filtro della cascata. Dopo diventa ben proteggibile e con buoni riposi ma da non sottovalutare. Uscita delicata.
Difficoltà: 7°- ghiaccio
Misto: M8
Ambiente: I
Pericolo crollo: X
Accesso generale: da Udine seguire l’autostrada A23, prendere l’uscita Carnia e proseguire in direzione Tolmezzo, da qui prendere la SS52 in direzione Villa Santina e al centro dell’abitato svoltare a destra in direzione Lauco, attraversare l’abitato e raggiungere la frazione di Vinaio. All’ingresso del paese noterete sulla destra un cabina dell’ENEL con le indicazioni della Forra.
Accesso: dalla cabina dell’ENEL scendere verso il pendio di destra raggiungendo in breve il torrente, da qui, perdendo ancora quota, inoltrarsi all’interno della forra per 15 minuti seguendo le tabelle riportanti l’indicazione “forra”. Prima di aver oltrepassato l’enorme sasso incastrato sulla sinistra apparirà “Zanna Bianca”.
Discesa: doppia su albero attrezzata.