Le date e il numero dei partecipanti sono confermati
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Nel caso di annullamento dell’attività a causa degli eventi legati alla pandemia vi garantiamo la riprogrammazione dell’attività stessa in altra data o il rimborso della quota versata.
Nella pratica dell’alpinismo, quando il terreno diventa più facile e articolato, la progressione per tiri di corda si rivela complicata e pericolosa. Gli eccessivi attriti della corda, la possibilità di muovere sassi, la scarsa evidenza dell’itinerario, la difficoltà di comunicazione, uniti spesso alla necessità di velocizzare la progressione, impongono l’utilizzo della tecnica di progressione‐assicurazione definita conserva.
La conserva non serve solo a velocizzare la salita ma è utilizzata soprattutto per offrire un’assistenza più diretta ai propri compagni che si muovono contemporaneamente e la sicurezza della cordata dipende in gran parte dalla capacità di progressione degli alpinisti. Le notevoli riserve di sicurezza dovute all’esperienza, alla prestanza fisica e all’oculatezza nella gestione della corda, consentono al più esperto di offrire in continuità un ancoraggio mobile al proprio compagno.
In realtà, tra la progressione per tiri di corda e la progressione simultanea, esistono diverse tecniche intermedie che rappresentano un adattamento fluttuante alle caratteristiche del terreno. Per tale motivo, tutte le tecniche di progressione‐assicurazione utilizzate su terreni più facili e meno esposti vengono più propriamente definite “tecniche di corda corta”. Non va mai comunque dimenticato che la progressione in corda corta, se fatta male, comporta rischio di caduta dell’intera cordata; una spiccata capacità di movimentazione su terreno facile, unita a un solido equilibrio psicologico, devono quindi essere prerogative tecniche fondamentali.
Anche il compagno meno esperto, con la sua capacità tecnica di movimentazione e la sua esperienza alpinistica contribuisce sensibilmente alla sicurezza della cordata e quindi alle strategie tecniche adottate nella progressione. Per questo motivo, nei programmi formativi rivolti ai principianti, la progressione su terreno facile mantiene un ruolo importante per chi si affaccia al mondo dell’alpinismo. Nell’utilizzo della progressione in corda corta, il leader deve esprimere tranquillità, serenità e sicurezza. Il processo di comunicazione, sebbene sia strettamente personale, va gestito in modo rispettoso e corretto, con lo scopo di dare indicazioni sempre chiare e inequivocabili.
Lo Stage Conserva Corta, con le varie manovre è un approfondimento sul tema della sicurezza nelle discipline dell’alpinismo su roccia e Alta Montagna.
Durante questa giornata apprenderemo le corrette tecniche per la progressione in sicurezza assieme al compagno.
Ripasseremo innanzitutto le modalità di legatura quindi effettueremo le soste e la nodistica.
Seguirà infine la simulazione e progressione su un terreno didattico. Vi sono diverse opzioni e soluzioni che variano in base alle nostre conoscenze e attrezzature di cui disponiamo.
Sarà una giornata full immersion fra nodi, corde, soste e manovre.
Per quest’attività ci recheremo sul gruppo del Monte Canin, nei pressi del Rif Gilberti, una località dall’accesso facile e velocemente raggiungibile per dedicare tutto il tempo a disposizione all’apprendimento di queste complesse tecniche.
La finalità di questo stage è quella di rendere ancor più sicuri i partecipanti nella pratica dell’alpinismo su roccia offrendogli un panorama di soluzioni da utilizzare in situazioni più critiche e impegnative.
Non dovrà comunque essere considerata esaustiva in quanto l’ambientazione di queste manovre, la più variegata e complessa, non permette una catalogazione e una definizione standard delle operazioni da compiere. Offre però un bagaglio di soluzioni ampio e specifico da utilizzare e adattare nelle diverse situazioni.
Requisiti per l’ammissione al corso: è preferibile aver partecipato a un corso roccia o avere esperienze di alpinismo
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